Parlate tra di voi – dalla colpa bianca al tradimento della razza

Ho scelto di tradurre questo pezzo uscito su Ill Will perché credo offra moltissimi spunti di riflessione sulla questione della solidarietà con le lotte, in particolare sul confronto tra una militanza fondata sul senso di colpa e un’attivismo basato sulla mutualità, la complicità e la condivisione. Il tema del pezzo sono le rivolte della primavera del 2020 negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd da parte della polizia, ma credo che gli spunti possano essere utili anche per gli uomini cis ed etero che si chiedono come potere essere solidali con le lotte femministe e queer. Tradire il genere è forse più complicato che tradire la razza, ma affermare che queste identità che ci sono imposte – pur con tutti i privilegi che portano – non siano statiche ma instabili, e che si possano rompere le alleanze che le sorreggono, può essere una traccia per comprendere meglio.

Parlate tra di voi: dal senso di colpa bianco al tradimento della razza

La psicologia moderna è una psicologia del deserto: quando perdiamo la facoltà di giudicare – di soffrire e condannare – cominciamo a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in noi se non possiamo vivere una vita deserta. Fintanto che la psicologia cerca di ‘aiutarci’, ci aiuta a ‘adattarci’ a questa vita, portando via la nostra unica speranza, quella di essere capaci, noi che non siamo destinati al deserto nel quale viviamo, di trasformarlo in un mondo umano. La psicologia capovolge tutto: precisamente perché soffriamo in queste condizioni desertiche siamo ancora umani e ancora intatti; il pericolo sta nel diventare veri abitanti del deserto e sentirci a casa in esso. – Hannah Arendt

Lo sbirro nella testa

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