Osservazione empirica: individui anche intelligenti riuniti in grandi gruppi si sintetizzano in una massa di coglioni. Senza scomodare Elias Canetti, ve ne potete accorgere praticamente tutti i giorni.
A dimostrazione di ciò, ecco un pratico esempio preso da una delle tante pagine di facebook, che mischiano umorismo grossolano e “satira” “politica” (sentite già gli pseudo che fischiano intorno alle vostre orecchie?).
Prima riga: “Cicciolina è vergine”.
Memorie di vecchi cori da stadio, esempio classico “Se la Juve è magica, Cicciolina è vergine”. Ignoranza, va bene, allo stadio ci sta. Sessismo, sì, a palate. Perché tra tutte le proposizioni che si potevano usare in questo wannabe-sillogismo sarcastico, non è per caso che viene utilizzata un’idea che scava nelle pruderie sul sesso che caratterizzano la nostra società. Cicciolina non era vergine, certo; si sottintende, Cicciolina era una troia. Perché per i nostri amici della pagina facebook, fare tanto sesso, anzi, una donna che fa tanto sesso è una troia, ovviamente, una troia talmente acclarata da essere archetipo di un dogma, al pari dell’asino che non vola. Se non fosse per la banalità anticlericale più in basso (“Il papa è santo”) si potrebbe dire che la frase venga da qualche monsignore segaiolo e bacchettone. Ma vabbè.
Seconda riga: “Mario Monti non è ebreo”.
Nell’accezione popolare, gli ebrei sono ricchi e tirchi. Questo ci sta, gli ebrei stessi fanno molta autoironia sulla loro condizione – storica, non innata – di essere stati usurai, commercianti d’oro e banchieri che hanno fatto la loro fortuna finanziando le guerre europee dell’età moderna. Ma sembra che qui si alluda più alla vecchia stronzata dei “savi di Sion”, degli ebrei che da millenni complottano nelle segrete stanze per dominare il mondo; più o meno l’idea che aveva Hitler.. Si perpetua la classica idea razzista per cui la colpa è sempre degli altri, solitamente etnicamente individuati. Sarebbe troppo chiedere a questa gente di riflettere e capire che la “colpa” non è degli ebrei, dei tupamaru o dei mongoli: il problema si chiama capitalismo, quindi casomai la colpa è un po’ di tutti noi.
Terza riga: “i politici non hanno mai rubato”.
E i loro elettori? I politici hanno SEMPRE rubato e difeso chi rubava. E’ per questo che nasce lo Stato. Le maggiori grandi industrie, lo sviluppo stesso di questo cazzo di Paese è stato frutto di politici che rubavano.
Quarta riga: “Rosi Bindi la fa rizzare ai morti”.
Wow. Davvero ribelle. Sessismo parte seconda, al contrario. Ridiamo di una donna brutta perché non se la scopa nessuno. Mi ricorda la battuta di un certo Berlusconi, fra l’altro. Pensate che bello, una “rivolta” guidata da gente che dà della troia a chi fa molto sesso, e della racchia a chi non ne fa per niente. Veramente dei rivoluzionari con alti valori, di certo più alti di quelli dei politici che criticano dopo averli votati e legittimati per anni.
Quinta riga: “il Trota ha 7 lauree..”.
Sicuramente chi scrive è un collega di Stephen Hawking. Una battuta che nemmeno negli spettacoli del Bagaglino avrebbero fatto passare. Banalità sulla stessa scia della banalità del potere che sono convinti di combattere.
Sesta, settima riga.. Bla, bla, bla, anticlericalismo di maniera, antiberlusconismo fritto e rifritto. Questa è la gente, il “popolo del web” che chiama alla rivolta contro il sistema. Fascisti che non sanno nemmeno di essere fascisti. E che ti vogliono in piazza perché “è ora di finirla”.
La rivolta bisognerebbe fare contro di loro, o meglio, contro questa parte di noi stessi così totalitaria e demente.
Letto! 😉